venerdì 25 ottobre 2013

Tornando a parlare dell'educazione delle persone....

Riprendo il discorso dell'altro giorno dove parlavo di quella cosa ormai quasi estinta che è l'educazione.
Questa volta voglio parlare dei rapporti nel mondo del lavoro.
Non so se è un'impressione mia, ma più le ditte sono grandi più la maleducazione dilaga. Questo lo dico per esperienza personale, avendo a che fare con "superiori" che l'educazione non sanno molto bene cosa sia, sempre che non gli serva per provare ad ottenere qualcosa (ma in quel caso a parer mio non è educazione ma un caso esplicito di, passatemi il francesismo, leccatura di culo per convenienza).
Avere a che fare con persone che arrivano al mattino e neanche si degnano di salutare a me fa imbestialire, soprattutto quando poi ti siedono a fianco e senza nemmeno usare il tuo nome per richiamare l'attenzione, ma usando il classico "Hooo", ti chiedono subito chiarimenti su questioni di vitale importanza tipo "come funziona il telefono che ho comprato??"
Per non parlarne poi dell'aria arrogante e di "superiorità" che hanno ogni volta che gli si dice che c'è stato un problema, e ti accorgi che mentre esponi l'accaduto, a mala pena ti ascoltano, partendo subito dal  presupposto che se diciamo che c'è un problema lo facciamo per infastidirli ed innervosirli.
Ma io dico si può? E poi si arriva ai punti che quando i problemi si sommano e diventano abbastanza gravi cercano in tutti i modi di scaricare la colpa su di noi insinuando che non lo abbiamo detto, che non lo abbiamo ricordato perché siamo dei menefreghisti.
Se invece di mettere persone appena vomitate fuori dall'università in posti di comando e con potere organizzativo, a queste persone facessero fare un po di "gavetta" sugli impianti, magari imparerebbero meglio ad organizzare, se invece di fargli lavaggi di testa per autoconvincerli che loro sono capi, sono importanti e hanno sempre ragione, gli spiegassero un po a come cercare di gestire le loro "risorse umane (così ci chiamano ormai)" e a creare un gruppo unito e pronto ad aiutarsi, non sarebbe meglio?
E poi alla fine dicono che sono nervoso, associale, che mi estraneo dai soliti discorsi inutili che fanno al mattino davanti ad una tazza di caffè, mi spiace, ma certe cose non le sopporto e per evitare di diventare troppo "scontroso" preferisco isolarmi.
Non so magari è il cambio stagione che mi fa diventare più "orso" del solito, ma certe cose proprio non le tollero, non le accetto e non le accettero' mai.
Spero che la situazione migliori, ma nel modo del lavoro..... Faccio fatica a sognare.....

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